l Convegno è organizzato dal Dipartimento di Scienze Politiche, con il patrocinio del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli, dell’Ente Biblioteca Alfredo de Marsico e della Fondazione Real Conservatorio della Solitaria.
Non constano precedenti riflessioni sul cospicuo numero di Avvocati, Giudici, Accademici e Notai propugnatori e combattenti per l’affermazione dei principi di giustizia, libertà ed eguaglianza – posti a base della breve Repubblica Napoletana del 1799 – portati al patibolo, allorquando i Borbone riconquistarono il Regno.
Una scorsa all’elenco dei martiri di piazza Mercato segnala che la categoria dei giuristi – rappresentata dalla figura iconica del penalista Mario Pagano – fu tra quelle che pagò il prezzo più alto in termini di sangue e, certamente, la più sensibile agli ideali del giacobinismo francese. I giuristi furono estremamente attivi nella diffusione di tali ideali e nella coraggiosa promozione di un sommovimento annoverato tra i più significativi e cruenti che condurranno, decenni dopo, all’Unità d’Italia.
La sessione mattutina, che avrà luogo nella Biblioteca Alfredo de Marsico di Castel Capuano, sarà di impronta giuridica, presieduta dal Dott. Dario Raffone, già Presidente della Sezione Imprese del Tribunale di Napoli, con le relazioni di Michel Troper (Unversità di Nanterre), Olivier Laude (Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Parigi), Giulio Cesare Giorgini ed Ugo Ballagamba (Università della Costa Azzurra), nonché di Fabrizio di Gianni (Studio legale Van Bael & Bellis di Bruxelles). Con le conclusioni affidate a Francesco Di Donato (Università Federico II) e a Sonia Scognamiglio ( Università di Salerno).
La sessione pomeridiana sarà di impronta storica e verrà introdotta da Elio Palombi (Università Federico II), moderata da Teodoro Tagliaferri (Università Federico II) e vedrà le relazioni di Elvira Chiosi (Università Federico II), Manuela Albertone (Università di Torino) e Pasquale Matarazzo (Università Federico II). Le conclusioni affidate ad Anna Maria Rao (Università Federico II), tra le massime esperte della Rivoluzione Napoletana).
Un parterre di assoluto spessore che, anche attraverso la comparazione con il ruolo assunto dai giuristi francesi – a cominciare dall’Avvocato Maximilien de Robespierre – nella Rivoluzione che cambiò il mondo, farà luce su alcuni aspetti poco conosciuti di una delle pagine di storia più nobili della città di Napoli.